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Trieste oltre Trieste
(Sintesi)
- Confndustria Trieste
3. La portualità italiana
In un contesto connotato ovunque da forte dinamismo, la portualità italiana appare
in diffcoltà e perde, anno dopo anno, posizioni nelle graduatorie mondiali ed euro-
pee. La situazione è destinata a prolungarsi, in assenza di interventi decisi e incisivi.
I porti hanno, ovviamente, un ruolo decisivo per realizzare buone prestazioni logi-
stiche e alla loro possibile evoluzione, a livello comunitario, è dedicato un recente
studio, presentato nel dicembre del 2010, da NEA-University of Leeds. Uno degli
obiettivi dello studio è l’individuazione di un network, geografcamente defnito, di
nodi portuali europei. Vengono individuati, nel contesto di EU27, 57 porti, sui quali
dovrebbero concentrarsi i traffci, in particolare quelli containerizzati, nei prossimi
venti anni.
I criteri che stanno alla base della scelta sono l’accessibilità per le regioni interne e la
possibilità di ottimizzare i processi interattivi. Lo studio prevede, per i futuri sviluppi
della portualità italiana, la concentrazione dei traffci nei seguenti scali, considerati,
in genere, secondo una logica sistemica, tenendo conto della loro inadeguata di-
mensione, se singolarmente valutati:
-
Trieste-Venezia-Ravenna (cui va aggiunto Koper e Rijeka in quanto lo studio NEA
individua nel Nord Adriatico il sistema portuale di riferimento);
-
Brindisi-Taranto;
-
Gioia Tauro;
-
Napoli-Salerno;
-
Genova-Savona;
-
La Spezia-Livorno.
Come si può rilevare, il solo porto di Gioia Tauro viene considerato senza aggrega-
zione ad altri scali per il suo ruolo di scalo dedicato esclusivamente al
transhipment
.
Ancora una volta appare evidente che sono le economie di scala, che in Italia sono
superabili solo dalla cooperazione di più scali in veri sottosistemi, a dettare la com-
petitività portuale in Europa.
La Commissione europea in sede di revisione della rete trans europea dei trasporti
ha, tra l’altro, adottato due criteri di selezione per l’individuazione dei porti priori-
tari:
-
una soglia quantitativa;
-
un criterio di bilanciamento geografco, che mira ad assegnare un porto prioritario
lungo ogni costa delle “macro regioni” europee, puntando, inoltre, a “un’otti-
mizzazione funzionale” per alcuni scali portuali legati ai servizi ferry.