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Trieste oltre Trieste
(Sintesi)
- Confndustria Trieste
sionari e alle altre imprese autorizzate a operare in porto, soggetti coinvolti tanto
più quando si dovesse ipotizzare che ogni investimento portuale – salvo, forse,
quello in dighe e canali – vada realizzato solo in presenza di una quota obbliga-
toria di cofnanziamento privato;
2) profonda revisione del coordinamento delle attività portuali. L’Autorità Portuale
si occupa dei soli servizi resi in banchina, non potendo incidere anche sulla
gestione dell’altra componente fondamentale del cluster marittimo-portuale, i
servizi tecnico-nautici. La riforma in discussione della legge 84/94 non può pre-
scindere dal concetto che il mercato portuale relativo ai servizi resi a terra è solo
una parte del mercato portuale in senso ampio e che, quindi, risulta indissolubil-
mente connesso a esso;
3) una legislazione relativa al coordinamento dei servizi e attività portuali in senso
proprio con i servizi di interesse generale che vengono resi in ambito portuale
dalle istituzioni statali (servizi resi “jure imperii”) e che incidono sui tempi di
inoltro delle merci, uno degli indicatori più importanti per misurare l’effcienza
dei porti. La legge pur riconoscendo alle Autorità Portuali un potere di coordi-
namento delle attività svolte dalle Pubbliche Amministrazioni, non le dota di
alcuno strumento effettivo al riguardo, lasciando di fatto che le singole istituzioni
svolgano le proprie attività di istituto singolarmente, senza alcun soggetto che ne
armonizzi l’operato. A tal fne è necessario che l’istituzione responsabile della
gestione economica del Porto, ossia l’Autorità Portuale, organizzi e regoli i rap-
porti tra le singole istituzioni e i soggetti portuali per ridurre o eliminare confitti,
contraddizioni, disarmonie, interventi inutilmente duplicativi e quindi dispersivi
e antieconomici, facendosi magari essa stessa carico delle carenze organiche
degli uffci.
4. Le Infrastrutture di trasporto e connessione
4.1 Le infrastrutture di rete
Qualsiasi sistema portuale, per poter funzionare adeguatamente, deve disporre di un
buon sistema di infrastrutture di rete.
Sotto il
proflo autostradale
, la dotazione infrastrutturale dell’area triveneta, può
considerarsi buona. La prevista veloce realizzazione della terza corsia sulla tratta
Mestre-Trieste farà sì che la Piattaforma Logistica del Nord Est disponga di un sistema
autostradale ben strutturato, in grado di soddisfare la mobilità interna di persone e
merci, e dotato, altresì, di ottimi collegamenti con la rete interna e con quella inter-
nazionale.