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Trieste oltre Trieste
(Sintesi)
- Confndustria Trieste
2. Ampliamento del Molo VII, terminale dedicato ai contenitori. Con la previsione
del raddoppio del terminal (attuabile in due fasi) la capacità del molo verrà rad-
doppiata fno a 1 milione di Teu.
3. Costruzione del nuovo Molo VIII, opera di punta del nuovo assetto del porto,
che amplierà ulteriormente l’offerta complessiva nel comparto dei contenitori.
L’estensione di oltre 90 ha e gli alti fondali (fno a 18 metri di pescaggio) ne fan-
no una delle strutture portuali tra le più interessanti del Sud Europa, in grado di
ospitare le grandi navi delle ultime generazioni.
4. Realizzazione di un nuovo terminal Ro/Ro nella parte sud del porto, che con-
sentirà di accogliere oltre quattro grandi navi Ro/Ro contemporaneamente e che
sarà dotato di ampi piazzali per la sosta dei veicoli, oltre che ottimi raccordi
ferroviari e stradali.
5. Potenziamento del terminal passeggeri attraverso l’ampliamento del molo a esso
dedicato, che permetterà di ormeggiare le moderne grandi navi di lunghezza su-
periore ai 300 metri e l’ammodernamento delle strutture ricettive della Stazione
Marittima passeggeri.
Le questioni prioritarie
Sia in una logica complessiva (inglobante l’intero arco alto adriatico) sia in un’otti-
ca limitata alla sola Regione Friuli Venezia Giulia, appare necessario accelerare la
realizzazione di progetti che siano in grado di accrescere la capacità del sistema
infrastrutturale del Friuli Venezia Giulia.
In assenza di risorse pubbliche da destinare a tale operazione, non si può che pre-
vedere il ricorso, in termini ampi e convinti, al capitale privato, attraverso la fnanza
di progetto.
A tal fne si rendono indispensabili regole certe che diano ai privati investitori le
garanzie di cui necessitano per poter destinare alle operazioni in questione risorse
rilevanti.
Con riferimento al Progetto UniCredit, che possiamo ritenere per certi versi em-
blematico, era stato previsto in sede di sua presentazione al Ministero degli Esteri,
nel dicembre del 2010, che venisse realizzata un’Intesa Stato-Regione FVG, che
fungesse da quadro di riferimento certo e affdabile per consentire la realizzazione
di un’operazione obiettivamente non facile. Tale intesa, che avrebbe dovuto venir
realizzata entro la fne del 2010 è, nei fatti, accantonata, pregiudicando, in tal modo,
la possibilità di dare attuazione a un progetto di grande rilevanza.
La Regione FVG ritiene possibile ovviare a tale situazione attraverso l’approvazione
di una Legge Regionale, che defnisca il quadro entro cui realizzare il potenziamen-
to della portualità regionale, con specifca attenzione alla possibilità di incentivare
e tutelare i privati investitori.
È da ritenere che l’approvazione di tale Legge, prevista per il prossimo mese di